sabato 26 aprile 2014

SPECIALE CINEMA: IL MEGLIO DEL PEGGIO DEL MEGLIO DEL 2013 -SECONDAPARTE (ENDEUINNERIIIS...)


Torna a grande richiesta (ma di chi? Del buon Feng, tra gli altri, che si offende e comincia a insultare se non pubblico qualcosa ogni tanto: aaaah i fans!) il megaclassigficone del meglio del peggio e del meh di tutto il cinema del 2013! O almeno di quello che ho visto, oh, non pretendete.
Finalmente si arriva alle classifiche che contano, dalle stelle alle stalle, dalla meglio chicca alla peggio merda, passando per il Top con riserva.
Spoiler gratis inside. Siete avvisati.


Prima dei botti, arriviamo un attimo a quelli che “Si, mi è piaciuto, però c’è quella cosa che…”, quando si esce soddisfatti ma coscienti che qualcosa avrebbe potuto girare meglio. Più che altro sono lamenti da rompicoglioni-di-natura, magari anche superficiali ma va detto lo stesso, che è un po’ come quando ti arriva un piatto di patanegra con dentro un capello del cameriere, che mangiare lo mangi lo stesso, anche se il piatto non te lo cambiano, però sai…
PER LA CATEGORIA: “OK CON RISERVA: SE PROPRIO DEVI FARE IL ROMPICOGLIONI”

3° POSTO: PACIFIC RIM
PERCHE’: Il film di robottoni della vita, combattimenti esaltanti  e azione e rimandi a manetta per chi, come il sottoscritto, è cresciuto a pane, Mazinga e insalate di matematica.
E se uno lo va a vedere per quello che il film promette, non ci si può lamentare di nulla, ma se ARRIVA IL ROMPICOGLIONI quello (io) vorrebbe qualcosa in più.
Cioè, Del Toro ci ha fatto divertire con gli Hellboy, affascinato con Il labirinto del Fauno e gasato con Blade II, e in tutti quei film (oltre alla goticamente splendida messa in scena) c’era un fattore fondamentale: la sceneggiatura. Ecco, la sceneggiatura di PACIFIC RIM è uscita a prendere le sigarette e nessuno l’ha mai vista neanche arrivarci, al tabacchi.
Ed è un grandissimo peccato, perché da tipo i VENTICINQUEMILA rimandi a Neon Genesis Evangelion piazzati ovunque lo vedi che Del Toro ci teneva al progetto del live action di cui non se n’è mai fatto nulla,  e che si è voluto fare il suo filmrubando alla grande citando quella saga mitica, ma sforzarsi un attimo di più e dare uno spessore almeno bidimensionale a questi poveri cristi di personaggi non sarebbe stato un male. Anzi.
IN BREVE: Film amarcordo ignorante e fiero di esserlo
VOTO: 7




2° POSTO: THOR THE DARK WORLD
PERCHE’:  Contrariamente a molta critica inamidata e soprattutto a parecchi Marvel Zombi incazzati come le bisce, a me THE DARK WORLD è piaciuto.
Ho apprezzato la messa in scena, ho potuto ri-apprezzare i protagonisti (tranne Stellan Skarsgard che davvero a culo nudo non si può vedere…un po’ di amor proprio, c’hai un’età), Malekith è un cattivo interessante, il duetto continuo Thor-Loki è divertente e si vede che i due se la intendono, li vedrei bene a fare Stursky&Hutch, quindi si, in generale è un divertente comic movie.
Ma se ARRIVA IL ROMPICOGLIONI vuole di più, e vorrebbe sapere in generale perché questa vena comica deve per forza intaccare tutto quello che riguarda la Marvel. The Dark Knight non ha forse confermato che si può fare un film dai toni cupi senza scadere nella risata facile per forza? Dice, si ma quello è Batman, è cupo già di suo, ok, e Man of Steelallora? Che poi Thor lo puoi fare fiero e grandioso, è un Dio cristo santo, e se me lo chiami The Dark World permetti che mi aspetto qualcosa di un po’ più…Dark?
E no niente, oh me lo sono goduto lo stesso, il martello sull’attaccapanni è divertente, ma allora puoi chiamarmelo The Wonderful World e dargli pure un assolo di tromba no? Comunque sia, buona la seconda!
IN BREVE:  Divertente seguito, meno Dark di quanto prometta
VOTO: 7 ½


1° POSTO: LA CASA
PERCHE’: E qui veniamo a toccare le corde dell’anima… dove “anima” non è termine scelto a caso.
Il remake de La Casa, film col quale sono cresciuto e che utilizzavo anche per levarmi di torno mia madre quando veniva a rompere per studio e ordine: quattro secondi e vedevi come scappava urlando.
Comunque, il remake-che-non-è-il-remake de La Casa cambia i protagonisti e rilegge le situazioni, mischia le carte, aggiorna il tutto e tiene lo spettatore inchiodato alla poltrona, sparando galloni di sangue ovunque ma non dimenticando neanche per un secondo che la tensione va al primo posto sempre, e infatti il giocattolino di Fede “all’improvviso quello sconosciuto” Alvarez tiene botta dall’inizio alla fine, dona alla carne da macello uno spessore più che cartaceo (compensato, toh!) e per tutto il film fa “il gesto della caramella del malintenzionato”, ossia “Ti piace la caramella? La vuoi la caramella? Ecco la caramella” e all’ultimo te la toglie, lo stronzo. Sfottò gratuiti a seguire.
E se ARRIVA IL ROMPICOGLIONI cos’avrà mai da dire? Poco e niente in realtà.
Gli ettolitri di sangue a un certo punto diventano davvero ridicoli e ridondanti, ma quella sequenza nel bagno, quella nella cantina inondata, il rapporto fratello/sorella fra i protagonisti, quel sorpresone nel finale e quel finale…beh, giustificano ampiamente il tutto.
IN BREVE: Il più bell’horror dell’anno scorso, per quel che ho visto of course
VOTO: 8

MENZIONE SPECIALE
DARK SKIES:
 Quando il cappellino di stagnola di Mel Gibson in Signs non basta più, non ti resta che proteggere la tua famiglia e fartela addosso ogni 2x3 – VOTO 7
BLUE JASMINE: Bel film, Cate Blanchett immensa (è arrivato pure l’Oscar) ma il trailer dichiarava subdolamente tutt’altro genere: falso fino alla vergogna – VOTO 6 ½ per il TrailerPresaPerIlCulo



E siamo giunti finalmente alle peggio sòle, le più brucianti inculate di un’annata bella carica di bufale e robaccia varia, che non si sa come mai continui imperterrito trovare col lanternino, cospargendo di setteuroecinquantaabbotta il tappeto rosso riservato ai coglioni che i tizi svogliati del cinema srotolano quando mi vedono arrivare, quindi rullllo di tamburi…
PER LA CATEGORIA: “LEI MI HA DELUSO PER L’ULTIMA VOLTA, AMMIRAGLIO”

3° POSTO: ELYSIUM
PERCHE’: Se n’è già parlato tempo fa è vero, ma non va dimenticato, in quanto oltre ad essere un film insulso ha l’aggravante di essere anche la delusione più cocente dell’anno.
Perché? Perché non è il primo coglione che passa ad averlo scritto e diretto, ma tale Neill Blomkamp, che oltre a qualche cortometraggio su Halo (ehm, si vede), è quello che nel 2009 aveva tirato fuori quella chicca di District 9, per cui era lecito aspettarsi qualcosa di grandioso, finalmente fantascienza con un vero messaggio, con qualcosa da dire, con una metafora sociale e non semplicemente PIW-PIW-POW!
E invece? E invece PIW-PIW-POW…
La morale è sempre quella fai merenda con Girella: il SOLITO futuro post-apocalittico, il SOLITO pochi ricchissimi e tutti gli altri barboni, il SOLITO eroe che salverà il mondo, e purtroppo le SOLITE vaccate al servizio della spettacolarità a discapito della storia.
Quando Hollywood chiama (e la Sony ci mette il soldo) i veri autori li vedi subito perché sono quelli che delle “direzioni” imposte dalla produzione se ne sbattono, raccontano quello che davvero vogliono raccontare, se ne fottono della casa di produzione e talvolta anche dello stesso pubblico, vanno dritti per la propria strada, ed è così che nascono le leggende.
Neill Blomkamp? No, lui ha parcheggiato a bordo strada. Sta ancora aspettando il Tom Tom.
IN BREVE: Credevo fosse WOW invece era WTF?!
VOTO: 5



2° POSTO: DIE HARD 5 – UN BUON GIORNO PER MORIRE
PERCHE’: Anche di questo se n’è già parlato a suo tempo, esattamente un anno fa, solo perché non poteva essere buttato lì in mezzo alla mischia, meritava davvero un posto tutto suo.
E insulti appositamente dedicati.
Il post in questione era sicuramente più esaustivo, entrando nel dettaglio in più occasioni per farsi del male, qui si può riassumere tranquillamente in: la fine di Bruce Willis idolo delle folle, campione olimpico di Biathlon “sparo e sorrisetto”, protagonista del miglior action di sempre (Trappola di Cristallo-Die Hard, ovviamente) qui sinceramente inguardabile, improponibile, inqualificabile.
Non aiutato di certo da una sceneggiatura che arranca tra uno “Spara , cazzo!” e un “Corrifigliodiputtanacorri” piazzati all’interno delle sequenze più statiche dell’intero cinema d’azione, il nonno di Bruce Willis non sa dire di no a qualche dollaro extra e, partecipando a questa sagra internazionale della cazzata, accetta implicitamente di uccidere (artisticamente) il suo John McClane.
Bella mossa, complimenti.
Regia / Sceneggiatura / Montaggio / Ritmo / Divertimento non pervenuti.
Si salva solo una battuta in tutto il film. Una.
IN BREVE: La morte dell’action e la fine del mio idolo indiscusso. Addio Bruce
VOTO: 4



1° POSTO: WORLD WAR Z
PERCHE’: E qua m’incazzo. [SPOILER] e lemaleparole inside.
Chiariamo subito: io amo gli zombi, amo Romero (il padre di tutto! Onore e gloria!) e amo Snyder (L’alba dei morti viventi, favoloso remake di Zombi), amo Boyle (28 giorni dopo) e ador(av)o leggere The Walking Dead, amo Resident Evil da sempre, e pure quei film assurdi con Milla Jovovich che vorrebbero ma non c’entrano una mazza con la serie, pure loro ho digerito negli anni.
Perché questa premessa? Per farvi capire che non sono tra quelli che distinguono tra zombi classici e runner, perché li trovo indiscutibilmente l’uno il figlio dell’altro, non sono prevenuto, quindi ho atteso WWZ con le migliori intenzioni e le aspettative ampie.
Ma davvero, tra tutte le peggiori stronzate che purtroppo il 2013 ci ha scagliato addosso come scimmie che si divertono lanciando merda allo zoo, questa diarrea insensata di morti viventi di sonno e noia allo stato puro le batte davvero tutte.
Perché, e scusate i toni ma qui si scaldano in automatico, c’è una bella differenza tra la stronzata e la merda. E questa è Merda.
Una porcata senza capo né coda, seriamente senza una direzione, una storia di zombi dove non esiste
la storia e non esistono gli zombi! Li vedi qua e là in un digitale vomitevole che fa numero e comunque niente che non sia già stato visto ovunque e meglio!
Personaggi inesistenti, si viene sballottati da un continente all’altro attaccati al culo di Brad Pitt (metaforicamente donne, non fatevi fregare!) in cerca di una cacchio di cura da questa epidemia che rende gli uomini simili a zombi, con ogni tanto qualcuno che schiatta tanto per fare situazione tragica, ma di cui non ti frega una mazza perché l’unico personaggio che dura più di 10 minuti è (indovinate) Brad Pitt!
Zero coinvolgimento e due-sequenze-due che mostrano la resistenza dagli infetti, all’inizio e alla fine, e in mezzo? Cento minuti di NIENTE: vai nel tal posto e chiedi di tizio1, attacco zombi, vai dall’altra parte del mondo per tizio1 e scopri che è morto, ma c’è sempre tizio2 che ne sa, attacco zombi, scappi da un’altra parte COSI’ PER CENTO FOTTUTISSIMI INTERMINABILI MINUTI!!
In World War Z, che sarebbe La guerra mondiale degli zombi di Max Brooks riadattata ad minchiam (leggi: “Senza i riferimenti politici” che urtano lo spettatore imbecille e il governo cinese), non c’è la guerra e non ci sono gli zombi! E allora cosa c’è? NIENTE.
E in tutto questo qual è la cosa che più fa incazzare? Che questo merda, riscritta infinite volte anche durante le riprese e uscita dal buco di culo del peggior cinema di serie Z, è stato ovviamente IL FILM SUGLI ZOMBI CON IL MAGGIORE INCASSO DI SEMPRE!!!
Un mondo di merda si merita solo un cinema di merda. Dovete Morire Male.
IN BREVE: L’apoteosi dell'inutilità, figlio del vuoto pneumatico di The Walking Dead (la serie TV) realizzato con la medesima verve da morti di sonno.
VOTO: 2

MENZIONE SPECIALE
DEAD MAN DOWN:
 Colin Farrell che cappella un altro film, la telefonata muta più assurda e lunga di sempre, sceneggiatura scritta al massimo sul tovagliolino di un bar, disagio – VOTO 4
PERCY JACKSON E IL MARE DEI MOSTRI: storia assurda con pezzi presi qua e là dai vari romanzi senza senso logico né il minimo rispetto, non diverte, stupido oltre misura – VOTO 4
RIDDICK: una saga che non sa più come stare a galla, il mitico protagonista trasformato nell’amorevole zio scorbutico Disney, si ricicla male dal primo e si fa peggio del secondo, effetti imbarazzanti, noia/poi la speranza/poi il crollo – VOTO 5
IRON MAN 3: Cambio di regia e definitivo tracollo, altro Marvel Movie che fa tutto in funzione dei botti finali, qualche colpo di scena, la vena ironica Disney ormai a manetta stona da far schifo. L’armatura principale è un plasticone colorato da daltonici che non si può vedere – VOTO 5 ½ 



E finalmente arriviamo davvero al meglio, a quello che più mi ha emozionato e fatto uscire con orgoglio dal cinema, non c’è molto da preambolare tranne che:
PER LA CATEGORIA: “DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO: LA MIA TOP 3 DEL 2013”

3° POSTO: DJANGO UNCHAINED
PERCHE’: Non sono un’amante di Tarantino a tutto tondo, non mi mangio qualunque cosa sputi fuori: Jackie Brown, l’episodio fuffa di CSI, e soprattutto A Prova di Morte mi fanno cagare. Punto.
Ma questo DJANGO me lo sono spupazzato due volte in sala e non ne avevo ancora abbastanza.
Non per un Di Caprio grandioso, non per il protagonista Jamie Fox, bravo ok ma niente di esaltante, di sicuro non esaltante quanto Christoph Waltz, nuovo attore feticcio del regista che OHMMIODDIO CHE PERSONAGGIO TI TIRA FUORI?! Ironico, grottesco, elegante, violento, unico [SPOILER] ...infatti quando schiatta, prima del momento-vendetta-finale il film collassa, e alla fine ci arriva sui gomiti  [FINE SPOILER]. Comunque: film scritto da dio, cast di livello, divertente fino alle lacrime (a volte), cattivo dentro-fuori-e-tutto-intorno (tutte le altre), ridefinisce l’anatomia umana secondo l’idea confusa che ne ha Tarantino. Imperdibile.
Voglio un prequel solo sul Dr. Schultz. E lo voglio ADESSO.
IN BREVE: Meglio dei Bastardi, meglio del secondo Bill: bentornato Quentin!
VOTO: 8 ½


2° POSTO: I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY
PERCHE’: Perché ci sono i film come Django che ti esaltano, poi però ci sono quelli che ti colpiscono, che ti prendono e ti toccano un po’ dentro. Senza offrirti neanche un caffè prima, i villani.
MITTY è stato una bellissima sorpresa, ma più che altro è stato un film che mi ha trasmesso emozioni vere, ed è riuscito a farlo con la faccia (e la regia) di Ben Stiller. Cioè, Ben Stiller.
Un Ben Stiller un po’ invecchiato, ma più che altro maturato, che magari si è anche un po’ rotto di fare il coglione in tutto quello che fa, e sarebbe pure ora.
Io l’ho visto come un cerchio che si chiude, come il solito Ben Stiller che però lascia alle proprie fantasie le uscite di testa, le schizzate, tutto quello che faceva ridere ma che non me lo faceva prendere sul serio.
E mano a mano che questo piccolo archivista fotografico (di LIFE, solo) si butta nel mondo reale, affronta le proprie incertezze per la prima volta e trova il coraggio di farsi valere con quel deficiente del suo capo, succede che lo vedi cambiare, succede che le fantasie quando vivi davvero servono solo per sorridere e non per rinchiudervisi, succede che lo vedi crescere come persona e lo vedi ampliare i suoi orizzonti, e ti innamori di quella storia semplice e piena di vita come poche davvero, in un continuo crescendo di emozioni.
Protagonista perfetto, vicenda semplice e bellissima, molti sorrisi, assurdità limitate al minimo (a parte una un po’ eccessiva nel mezzo, ma la si perdona), toccante, emozionante. E scusate, c’è uno Sean Penn da brividi.
IN BREVE: Non è mai troppo tardi per crescere, né per imparare a vivere
VOTO: 9


1° POSTO: RUSH
PERCHE’: E poi cosa succede se la spettacolarità incontra (non) per caso attori perfettamente in parte, un regista tra i più importanti e apprezzati di Hollywood, adrenalina a mille, emozioni ed empatia, il tutto infilato totalmente nel mondo delle corse automobilistiche così come non l’avete mai visto al cinema?
Succede RUSH, meraviglioso omaggio (parecchio romanzato, va detto) alla leggendaria rivalità tra il campione del mondo Niki Lauda e James Hunt, due nomi che hanno fatto la storia della Formula 1.
Teso come una corda di violino, vibrante, appassionante, RUSH è un’opera d’arte visiva ed emozionale come raramente ne ho potute vedere, che quando finisce ti rendi conto di avere le mani ancora serrate sulla poltrona e che non vorresti alzarti, non vorresti andartene, desiderando che il tutto ricominci, un po’ come quando da bambino ti accompagnavano a vedere i tuoi primi film e tutto era magico e incredibile, ai tuoi occhi (e le maschere non ti rompevano le palle e ti facevano star dentro a rivedere il film una seconda volta, ma è un’altra storia)
Da allora ne sono passati di anni, ormai il cinema lo conosco fin troppo bene, e dello spettacolo non mi accontento più, ho bisogno di emozioni, cerco quel fremito che solo poche, pochissime pellicole riescono a marchiarti a fuoco dentro.
Poi sinceramente sono parecchio ignorante di Formula 1, quindi ho dovuto ricorrere a Wikipedia per sapere che quella certa cosa si è svolta così, che quell’altra invece era accaduta prima eccetera, ma sapete una cosa?
Non me ne potrebbe fregare di meno: come un film tratto da un romanzo, che per forza di cose dev’essere rimaneggiato e cambia in qualche modo per potersi adattare al media diverso, così è per RUSH, ossia prendere spunto dai fatti e dalla realtà documentata per costruire una storia ancor più eccezionale di vita, di sfide, di vittorie in pista e personali, di odio e di amicizia.
IN BREVE: Emozioni allo stato puro, una storia indimenticabile
VOTO: 9 +

MENZIONE SPECIALECLOUD ATLAS: Dai fratelloni nerd che ti hanno tirato fuori Matrix e V Per Vendetta (ma anche quelle due MERDE diReloaded e Revolution) un film corale, gli stessi protagonisti in personaggi ed epoche diverse, legati dal destino, dall’anima e da una musica immortale. Immenso e coinvolgente – VOTO 8



Perché non c’è Gravity in classifica? E Ender’s Game? Perché non sono riuscito a vederli, porca vacca, ma si recupera in raggiobblù, poi magari se ne parla.
Grazie a chi condivide con me tutto l’anno questa roulette russa di film in sala, quelle anime pie della Signora LadyZoro, agli amici di sofferenze MarcoX e IlPrazzo, e a tutti quelli che mi scrivono su FB e mi commentano/condividono/insultano. E’ sempre un piacere.
Buon ripescaggio gentaglia!



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